di F.G. Longo –
CHIEDI CHI ERANO I POOH. I BRANI STORICI e il Prog sinfonico
Brano capolavoro dei primi anni settanta dove il Poeta Valerio Negrini in modo molto molto ermetico ed implicito ci parla del disagio e della solitudine della vita dell’uomo. Tra varie metafore si narra di un uomo che divide la sua vita tra quello che è realmente e quello che vorrebbe che sia fino ad accorgersi che ciò che lo completa è l’amore per la propria donna “liberata dalla pietra” dopo un lungo sonno. Il testo denota elementi di vita terrena e di vita immaginaria che poi verranno ripresi 40 anni dopo in Dove comincia il sole, brano del 2010. Alla fine del brano l’uomo canta a gran voce la gratificazione dovuta all’amore e alla donna finalmente trovati per scrivere la storia della sua esistenza. Il brano viene cantato una strofa ciascuno dai 4 Pooh dell’epoca (Riccardo, Dodi, Valerio e Roby) per poi chiudersi in maniera corale supportati dalla grande orchestra del Maestro Franco Monaldi che sempre accompagnava i loro brani in quel periodo. Dall’album Opera prima del 1971 il brano è OPERA PRIMA con parole di Valerio e musica di Roby.