Progressive Italia: Pooh – La gabbia – 1977

di F.G. Longo –


Tutte e due le incisioni di questo 45 giri fanno parte della colonna sonora dello sceneggiato televisivo La gabbia che si avvale della regia di Carlo Tuzii. In tutti e due i brani (che sono esclusivamente strumentali e come riferiscono gli stessi Pooh) la band effettua sperimentazioni con l’utilizzo di strumentazioni particolari. I Pooh si trovano a proprio agio in brani esclusivamente strumentali e torneranno spesso a cimentarsi in tali composizioni. Risveglio sarà l’ultimo disco del gruppo ad essere pubblicato su etichetta CBS, prima della scissione fra l’etichetta americana ed il gruppo Sugar.

I due pezzi strumentali Risveglio e La gabbia vennero pubblicati dai Pooh in un 45 giri del 1977.Il disco rappresentò la prima di due collaborazioni dei Pooh per musica da film (prima di Fantastic fly/Odissey). I pezzi erano destinati alla colonna sonora dello sceneggiato-telefilm La gabbia di Carlo Tuzii (con Miguel Bosé). Non vennero mai a far parte di album di inediti, ma furono inclusi nell’antologia I Pooh 1975-1978.
La copertina del disco mostra, in un’immagine dello sceneggiato, delle persone rinchiuse in carcere. La scritta I Pooh, stilizzata e tendenzialmente simmetrica, mostra un primo tentativo del gruppo di creare un logotipo proprio come quello definitivo, creato poco dopo da Paolo Steffan.
Risveglio è un noto pezzo strumentale composto da Roby Facchinetti. Ripete la stessa melodia riproposta però in un crescendo orchestrale che si risolve alla fine in un diminuendo. Gioca un prominente ruolo il contributo di Dody con la steel guitar, utilizzata dai Pooh in pochi noti pezzi (come questo oppure Ancora tra un anno). Il brano viene spesso eseguito nei concerti dal vivo, anche in combinazione con altri pezzi dell’epoca. Il pezzo fu usato anche come retro di Linda in singoli destinati al mercato internazionale.
Anche La gabbia è un brano strumentale di Facchinetti, caratterizzato da un tono più drammatico. Le esibizioni dal vivo di questo pezzo venivano spesso accompagnate da decorazioni con il laser, che congiungendosi circondavano il palco con sbarre di luce rinchiudendo i Pooh in un’enorme gabbia di luci. Nei primi anni in cui veniva proposto al pubblico dei concerti, il brano era introdotto da un assolo di batteria e/o da esibizioni solistiche di chitarra elettrica. Si è distinto, in diverse versioni live, l’utilizzo di campane tubolari.
Si. Questa è una delle mille vite dei Pooh.