Unibrido: segno del tempo

Siamo di fronte a un progetto che non vende illusioni, ma dispensa certezze, che sarcasticamente sviscera il presente scorticato (Mercurio), rendendolo quasi divertente. Qua non si vendono pozioni magiche o fiumi di influenze, potrebbe essere una chitarra emiliana piuttosto che alto lombarda, un basso toscano, una batteria sabauda; potrebbe! in realtà Unibrido è tutto questo insieme, ma nel contempo non lo è, si regala purezza! Se mi fermo a guardarci dentro ci scorgo il meglio dei Punkreas miscelato a qualcosa che mi ricorda Marta sui tubi “elettrificati”.

Ascoltando Unibrido, ascoltiamo un rock diretto, che non si nasconde, che non è autocompiacimento ma emozione in ogni stilla di sudore e ogni nota fruibile e sincera. La musica è stata concepita come la quintessenza della sincerità, della negazione dell’artificio, della paura e del piacere.

Unibrido suonano per esserci. Punto e basta!