Olga Psicotica: il treno ha fischiato!

IL TRENO

HA FISCHIATO

di Roberto Pati –

in Giugno, quasi per caso, anzi per la bellezza del nome , mi sono imbattuto in questi quattro ragazzi. Da subito ne avevo percepito le potenzialità nonostante i pochissimi brani prodotti. Oggi siamo al prodotto finiti e vi assicuro che le aspettative non sono state tradite, anzi, se possibile si sono spinti anche oltre. Il Treno ha fischiato, è un album completo e definitivo, un concetto che si sviluppa lungo i suoi quattordici brani, tensivo ed emozionante, traccia un percorso che manifesta palesi capacità tecniche e tanto estro.

Il Treno Ha Fischiato” è nato mettendo insieme gli stati d’animo, le emozioni e le sensazioni dei quattro membri del gruppo dentro una sala prove. Il nome è un riferimento alla novella di Pirandello, per noi la musica è stata come per Belluca il fischio del treno, una fuga dal quotidiano, ci ha fatto capire che la vita come ce la vendono non ci basta.

Matteo alla batteria, Lorenzo alla chitarra solista, Gabriele al basso e Simone alla chitarra ritmica/voce, ce lo spiegano così, semplicemente! Io invece dentro le note ci vedo un rock partito da lontano ma proiettato a domani, una musica nata per accendere la luce del giorno dopo. Un sound senza compromessi che non ha paura di misurarsi con modelli e influenze riuscendo ad andarci oltre con slancio.

Proviamo ad addentrarci e scandagliare Il treno ha fischiato più nello specifico e veniamo subito fulminati da una scarica di adrenalina nuda e cruda di Intromessi: un intro con la voce al vetriolo a metà tra Emilia Paranoica e Anarchy in U.K., un punk senza se e senza ma, pura follia dal senso compiuto. Non abbiamo neppure il tempo di riprenderci dallo shock, che nelle orecchie straripa il capolavoro dell’album, un gioiello destinato a durare, Ned Ludd, che ci catapulta dentro un vortice di emozioni purificatrici, riff precisi e concisi, fanno il pari con una ritmica scandita e puntuale, anche se vagamente, ma ci sembra di sentirci un po’ di REM prima maniera. Il ritmo, ma solo quello scende in Senza sound, un brano in cui ci avviciniamo con decisione in quota Verdena, una canzone lucida e intimistica che ci lascia non senza averci emozionato, a questo punto è lecito pensare che se questo è solo l’inizio, figuriamoci il resto. Detto fatto! Passami quell’Ascia Ancora, un azzardo stilistico che ci conferma l’estro pregnate degli Olga, è la chitarra di Lorenzo che guida le danze, un brano complesso, quasi una scommesa. Che magari i ragazzi si sono in passato imbattuti, magari anche per caso nei Sonic Youth?! Supedose ritmo Grunge e forma fluida, in Velluto invece si sale, inesorabilmente, e anche qui l’intreccio musicale è veramente degno di nota. in Pozzi la luce lampeggia, forse la parte, per così dire, meno incisiva di tutto il lavoro. Ma non abbiamo nemmeno il tempo di pensarlo che ci sparano in altro piccolo gioiellino Beve il Vecchio, in ormai solido stile Olga Psicotica; ritmo frenetico e incalzante sincopato e velenoso. Foglie, si fa apprezzare nelle schitarrate un po’ alla Johnny Marr. Non Sono io, si torna un po’ sulle linee care ai fratelli Ferrari, ma con un groove più vintage vagamente Red Hot Chili Peppers. Qualsiasi cosa tu voglia, si nutre di sentimento che dispensa a piene mani, bella nel senso più esteso del termine e tanto, tanto originale, la più Olga di tutto l’album. Bello anche l’assolo. Torpore Corrosivo, rock e sudore, futurista e retrò allo stesso tempo, un po’ Hard, un po’ Pop. Broccato di Damasco è veramente una trama sopraffina e curata, lucida e estesa. Complicato, chiude il tutto, ha dentro di sè tutto il bello di questo album in una ballata solo apparentemente semplice, un commiato doloroso in cui cercano di farci capire che hanno studiato anche gli Stones.

Il treno ha fischiato e ha lasciato traccia. La strada è segnata c’è da attendere solo la maturazione e dopo saranno numeri, quelli che gli Olga Psicotica hanno da vendere. Una musica travolgente che ti entra nella testa debordando.

Fuori i secondi suonano gli Olga Psicotica, rock senza compromessi.

Olga Psicotica live