80 anni fa nasceva Frank Zappa, il genio provocatore del rock

80 anni fa nasceva Frank Zappa, il genio provocatore del rock Il suo repertorio è difficilmente catalogabile, con influenze stilistiche rock, blues, jazz, fusion, progressive, avanguardia, riferimenti alla musica classica, satira e cabaret Tweet 21 DICEMBRE 2020 Nato a Baltimora il 21 dicembre 1940, Frank Vincent Zappa è uno straordinario mix di cultura, umorismo, furia iconoclasta, maniacale precisione, virtuosismo strumentale, genio compositivo, fiuto infallibile nello scegliere i componenti della sua band: tra i suoi batteristi ci sono Vinnie Colaiuta, Chester Thompson, Terry Bozzio, Chad Wackerman e tra i chitarristi Steve Vai e Adrian Belew. Aveva memoria e orecchio prodigiosi e a fine concerto convocava la band e faceva notare ai musicisti, uno per uno, ogni singolo errore commesso in concerti complicatissimi costruiti su partiture di migliaia di note (la più celebre partitura di batteria si chiama “Black Pages”, perché le note sono talmente tante da rendere lo spartito nero). Disse di lui il grande compositore e direttore d’orchestra Pierre Boulez: “Frank apparteneva a due mondi: quella della musica rock e quello della musica contemporanea. Ed entrambe le tipologie del suo lavoro gli sopravviveranno”.      Zappa è stato anche l’uomo sempre in lite con l’ordine costituito, in un senso intellettuale e culturale più che politico: una guerriglia ininterrotta sia alle idee convenzionali di musica che all’American Dream, dai tempi del suo stupefacente esordio (‘Freak Out’, del 1966, forse il primo album doppio della storia), alle ultime sperimentazioni ‘classiche’ con l’Ensemble Modern, dal jazz-rock di ‘Hot Rats’ alla musica contemporanea di ‘Yellow Shark’, dagli ‘oltraggiosi’ concerti con i Mothers of Invention – descritti dai giornali dell’epoca più o meno come dei sabba orgiastici – passando dalla sfida aperta che ingaggiò negli anni ottanta nei confronti della censura.      Un episodio che fece epoca: si presentò alle audizioni del Senato statunitense non solo appellandosi al primo emendamento della Costituzione americana, ma smontando con una logica implacabile le assurde domande degli austeri parlamentari. Non c’e’ da stupirsene, visto che parliamo di un uomo famoso per frasi come questa: “Alcuni scienziati affermano che l’idrogeno sia la sostanza basilare dell’universo, poiché sembra essere ovunque. Non sono d’accordo: io dico che c’e’ molta più stupidità che idrogeno, e che quella è la vera sostanza costitutiva dell’universo”. Morì a 53 anni nella sua tenuta di Laurel Canyon, uno dei quartieri di Los Angeles che fu scena della controcultura degli anni ’60. Nella casa, acquistata nel 2016 da Lady Gaga per una cifra superiore a cinque milioni di dollari, c’è ancora il famoso studio di registrazione, dove Zappa registrò molti dei suoi successi e che lui stesso chiamava “Utility Muffin Research Kitchen”. E c’è la “Cripta”, un vero e proprio bunker sotterraneo in cemento armato che l’eclettico genio di Baltimora aveva fatto costruire per sistemarvi il suo archivio. Durante decenni di attività creativa frenetica, Zappa vi conservò, con la cura maniacale che lo caratterizzava, una quantità incalcolabile di incisioni inedite, bozze, filmati, registrazioni dal vivo, jam con altri musicisti celebri.