Ross Indino: Le Parole e il loro suono

di Roberto Pati

Ross Indino è nato a Presicce (Le); dagli anni 90 ad oggi è stato il front man di diverse band, alternati a progetti solisti che lo hanno portato ai giorni nostri, da artista solido e poliedrico. La sua voce incisiva ci porta a spasso tra meandri creativi e stilistici che partendo da un Luigi Tenco maledetto, approdano a un’idea decadente di area Baustelle, dopo essersi infarcito fino al midollo di Pelù e limitrofi. Ma sarebbe riduttivo soffermarsi a influenze seppur importanti, Ross è molto altro, il suo essere entronauta e allo stesso tempo esploratore lo portano a scandagliare il mondo musicale intorno a sè, che sia New Age o Etno Music, piuttosto che New Wave d’annata con la sua aura Dark che fuorisce a rivoli dai suoi lavori.

Astrale, il suo ultimo lavoro di una intensità pregnante, un viaggio nel proprio inconscio fin dove sembra quasi impossibile poter arrivare, facendo vibrare emozioni sopite. Solo tre brani che toccano nervi scoperti sconvolgenso battiti cardiaci. Pelle la perla più preziosa.

Ross ama le parole, ci gioca ascoltando il suono che dà loro vita, le manipola plasmandole, ne fa rime facendole vivere di nuova musica, sempre con ossequiosa adorazione.