Progressive Italia: J.E.T.

di F.G. Longo –

Carlo Marrale (chitarra, voce)
Piero Cassano (tastiere)
Aldo Stellita (basso, voce)
Renzo “Pucci” Cochis (batteria)

Il loro nome è particolarmente noto agli appassionati di musica italiana, perché dalle ceneri di questo gruppo derivarono i celebri Matia Bazar, ed ai collezionisti di prog italiano, per la rarità del loro unico LP. 
Jet (o J.E.T. com’era generalmente scritto il loro nome) si formarono a Genova all’inizio degli anni ’70, dallo scioglimento di un altro gruppo dallo stesso nome, che comprendeva anche i futuri componenti dei Ricchi e Poveri. 
Il loro debutto discografico avvenne nel 1971 al Disco per l’Estate, con il primo 45 giri Vivere in te, a cui fecero seguito due altri 45 giri l’anno successivo, Non la posso perdonare e Il segno della pace, entrambi ancora in uno stile di pop melodico.
L’album, Fede speranza carità, anch’esso uscito nel 1972, deriva da un cambio radicale nel loro genere musicale, convertendosi al rock progressivo che stava diventando allora piuttosto popolare, ed è un bellissimo disco, con forti influenze hard rock e voce in falsetto, ma anche con un buon uso dell’organo ed una solida sezione ritmica, come nella lunga Sinfonia per un re che ricorda a tratti le parti a più voci dei New Trolls, e Il prete e il peccatore. Purtroppo questo è stato il loro unico passaggio in campo progressivo, e i singoli successivi tornarono ad un genere di rock commerciale non particolarmente riuscito.
Nel 1974 il gruppo aggiunse una voce femminile (Antonella Ruggiero) ed un nuovo batterista (Giancarlo Golzi del Museo Rosenbach), cambiando nome in Matia Bazar e intraprendendo una lunga carriera di successo che, attraverso molti cambi di formazione, è durata fino ai nostri giorni.
Fede speranza carità è un album particolarmente raro, uscito per la Durium, e a causa della bassa tiratura di stampa e della delicatezza della copertina, è molto difficile trovare copie in perfetto stato. La copertina apribile ha una finestra ritagliata sul lato anteriore, da cui esce un calice, in cartoncino molto spesso, incollato nella parte interna.
La prima ristampa italiana in vinile è del 2010, in edizione limitata per la AMS con copertina identica all’originale.
L’album era stato in precedenza stampato con un’ottima riproduzione della copertina originale sia in Giappone (King K28P716) che in Corea (Si-Wan SRML 2010 – solo 1000 copie, quelle successive hanno una copertina singola). 
L’edizione coreana comprende un brano in più, la ballata Gloria gloria, da un singolo del 1973.
Non esistono ristampe contraffatte.
Il disco è stato ristampato in CD in Italia nel 1997 e di nuovo nel 2019, questa volta con copertina mini-LP apribile e due brani aggiuntivi da 45 giri, Gloria gloria e Guarda coi tuoi occhi.
Nel 2005 è uscita una ristampa ufficiale giapponese (BMG Japan BVCM-37588) con una copertina mini LP in cartoncino apribile che riproduce fedelmente l’originale. 
Il brano Non la posso perdonare è uscito su due diversi 45 giri nel 1972. Come molti brani presenti sui singoli, non è mai uscito su LP.
Il 45 giri Anikana-o/Guarda coi tuoi occhi è uscito anche in Francia per la Durium (2C006-94371) con diversa copertina fotografica e in Grecia (Durium D 34916) con copertina forata generica.
Sempre Anikana-o è stato pubblicato in Messico in una versione in lingua spagnola per la Gamma (n.G-1250). Lo stesso brano, così come la sua facciata B originale, è anche uscito in Italia nel 1973 in versione cantata in inglese, ribattezzata Voo doo woman.
Una raccolta della Durium, intitolata Canzoni d’estate (MS-A 77272, anno 1971) contiene Vivere in te e Uomo, dal primo 45 giri dei Jet.
La versione in musicassetta di Fede speranza carità (cat. MD-A 215) è particolarmente interessante per la copertina con una foto inedita del gruppo, totalmente diversa da quella dell’LP. La stessa foto è stata poi riutilizzata per una compilation in CD a basso prezzo uscita nel 1995 e contenente l’intero LP insieme a brani da 45 giri.