Progressive Italia: i GLEEMEN

di F.G. Longo –

GLEEMEN / GARYBALDI / BAMBIBANDA E MELODIEI Gleemen vennero formati a Genova intorno al 1965 da Pier Niccolò “Bambi” Fossati, eccellente chitarrista di stampo hendrixiano, e comprendevano fin dall’inizio Cassinelli e Traverso insiema al chitarrista Marco Zoccheddu (poi nella Nuova Idea).
Il loro unico album, uscito nel 1970, è un buon disco rock, con forti influenze delle sonorità degli anni ’60 ed alcuni tipici elementi dei lavori successivi dei Garybaldi: lo stile chitarristico selvaggio, ispirato da Hendrix, di Bambi, il sottofondo di organo ed una solida base ritmica. 
Sono presenti alcuni brani più vicini al blues, come il più lungo dell’album, Chi sei tu uomo, e il disco è tutto su un ottimo livello, anche se lontano dalla definizione di progressive.
La stessa formazione cambiò nome in Garybaldi nel 1971, l’unica differenza era un suono leggermente più vicino al prog di quegli anni, ma mantenendo lo stile del gruppo precedente, con la chitarra aggressiva di Bambi Fossati su tutto.
L’esordio discografico del nuovo gruppo arrivò con il singolo Marta Helmuth del 1971, sul retrocopertina una scritta avverte che  “da oggi non ci chiamiamo più I Gleemen, siamo i Garybaldi” per dichiarare il cambiamento di rotta.
Nuda, un anno più tardi, è un album molto più maturo di Gleemen, con la splendida lunga suite Moretto da Brescia che occupa l’intera seconda facciata e quattro brani, sempre di buon livello, sull’altro lato. Album molto importante, contenuto in una delle più belle copertine dell’epoca, opera del disegnatore Guido Crepax.
Il gruppo ha avuto un’intensa attività live, suonando di spalla agli Uriah Heep, ai Van der Graaf e persino Santana nelle loro date italiane, e la loro era una presenza costante nei festival più importanti dei primi anni ’70.
Il secondo album, Astrolabio, uscito per la Fonit, è inferiore a Nuda, con due soli lunghissimi brani, Sette? (registrato dal vivo) e Madre di cose perdute, entrambi usciti anche su un 45 giri promozionale in forma abbreviata. I due brani contengono delle parti improvvisate che confermano l’alto livello tecnico di Fossati, ma sembrano meno ispirati nel confronto con il primo album. È presente nel disco anche il tastierista Lio Marchi, che aveva lasciato ufficialmente la formazione l’anno precedente, e il gruppo continuò a suonare come trio fino alla fine del 1973.
Nel 1974 venne creata da Bambi Fossati una nuova formazione, insieme con il vecchio compagno Maurizio Cassinelli, il bassista Roberto Ricci ed il percussionista indiano Ramasandiran Somusundaram, chiamata Bambibanda & Melodie. Il loro unico album vede il solito ruolo preminente per la chitarra di Bambi, ma l’uso delle percussioni dà un feeling più latino che qualche volta ricorda Santana.
Il percussionista Ramasandiran Somusundaram, già attivo come musicista di studio, pubblicò anche a suo nome un album e ben quattro singoli (il genere era un funky piuttosto commerciale) tra il 1974 ed il 1976 per la Magma.
Bambi Fossati ha continuato a suonare con il nome Bambibanda per diversi anni, prima di riformare il vecchio gruppo alla fine degli anni ’80, con una nuova formazione che comprende Marco Mazza (chitarra) e Carlo Milan (basso) insieme a Maurizio Cassinelli, e questo gruppo ha pubblicato un album, più melodico, nel 1990, col nome di Bambi Fossati & Garybaldi. Un altro album è uscito nel 2000, intitolato La ragione e il torto.
Nel 2010, dopo l’apparizione live dei Garybaldi alla ProgVention svoltasi al Bloom di Mezzago (senza Fossati, sostituito da Ricky Pelle), è stato pubblicato un CD/LP di materiale inedito intitolato Note perdute. La registrazione del concerto alla ProgVention è stata pubblicata nel 2011 con il titolo Live in Bloom.
Il nome Gleemen è stato ripreso nel 2013 da Maurizio Cassinelli e Angelo Traverso per un nuovo album in studio, dal titolo Oltre…lontano, lontano, realizzato con la partecipazione tra gli altri di Bambi Fossati, Marco Zoccheddu (Nuova Idea), Martin Grice (Delirium). Il disco, uscito prima in CD, è stato poi stampato in vinile nel 2014.
Bambi Fossati, animatore di questi due leggendari gruppi della scena pop italiana e assente da qualche anno dalle scene, è morto dopo una lunga malattia nel giugno 2014.
Gli altri musicisti coinvolti negli ultimi concerti del gruppo hanno proseguito l’attività dei Garybaldi, con il nuovo album in studio Storie di un’altra città, uscito nel 2016 e contenente anche un brano registrato con Bambi Fossati.
Gleemen è un album molto raro nell’edizione originale, ed è uscito su CD per la Mellow nel 1993 e per la BTF nel 2008. Quest’ultima etichetta lo ha ristampato anche per la prima volta in vinile nel 2009.
L’album ha una copertina nera apribile laminata con il disco inserito dall’interno. Il disco ha ancora la vecchia etichetta CGD nera e argento.
Nella produzione dei Gleemen il pezzo più raro è il singolo promozionale del 1967 stampato per il Royal Hotel Paolino di Cavareno. Apparentemente ne furono stampate solo 100 copie distribuite agli ospiti dell’albergo, e il disco aveva una copertina rossa forata con il logo della Polydor e il nome dell’hotel.
Anch’esso pubblicato dalla CGD, Nuda ha una splendida copertina laminata apribile in tre parti, una delle più belle della produzione italiana degli anni ’70, disegnata da Guido Crepax (il creatore di Valentina). È un album particolarmente considerato, sebbene non terribilmente costoso, ristampato in LP per la prima volta nel 2007 dalla BTF, con una prima tiratura in vinile bianco, e poi in diverse altre versioni.
Astrolabio uscì originariamente per la serie Fonit LPQ con una copertina apribile laminata molto dark, ed è più raro di Nuda. È stato ristampato nella serie Fonit / Vinyl Magic nel 1991 sia con copertina apribile che con una busta singola (in questo caso con busta interna riproducente la parte interna di quella originale) e di nuovo nel 2007. Quest’ultima ristampa è uscita, oltre che nella normale versione in vinile nero, anche in una tiratura limitata di 24 copie numerate con vinile giallo/nero maculato.
Bambibanda e Melodie è anche raro, anch’esso pubblicato nella serie LPQ della Fonit; anche quest’album è stato ristampato nel 1991 insieme a molte altre rarità Fonit/Cetra, con la stessa copertina singola (ma non laminata in questo caso) dell’originale, e di nuovo nel 2009.
Non esistono falsi o altre stampe in vinile.
Esistono dei CD giapponesi, per la Strange Days (nn.1008 e 1009 rispettivamente), con copertina mini-LP, di Nuda ed Astrolabio.
La compilation di materiale inedito Note perdute è stata pubblicata dalla AMS nel 2010 in diverse versioni:
-CD con copertina mini-LP apribile in tre parti e DVD aggiuntivo;
-LP con copertina apribile in tre parti e poster fotografico;
-LP in edizione limitata di 100 copie su vinile multicolore con in più un poster con disegni di Matteo Guarnaccia autografato dall’autore, che ha anche disegnato la copertina del disco.
Quest’ultima edizione è stata anche realizzata in una tiratura numerata limitata a 24 pezzi e venduta direttamente dall’autore, in cofanetto contenente l’LP, il CD ed il DVD, tutti gli inserti e l’originale di uno dei 24 disegni di Matteo Guarnaccia realizzati per questo disco.
Anche il Live in Bloom del 2011, oltre alla normale edizione in vinile nero, è uscito in tiratura limitata di 100 copie con vinile multicolore e con una litografia che riproduce il disegno di copertina, firmata dall’autore Pietro Spica.