Progressive Italia: Albero motore

di F.G. Longo –

ALBERO MOTORE.Un quintetto di ottimi musicisti romani, gli Alberomotore (come il loro nome appariva sui dischi, oppure Albero Motore, come era scritto spesso sulle riviste) vennero scoperti e prodotti dal cantante e chitarrista Ricky Gianco, che li aiutò ad avere un contratto discografico con la neonata etichetta Intingo. 
Il loro album era stato appena stampato dalla vecchia casa discografica Car Juke Box, ormai sull’orlo della chiusura, e venne quindi subito ristampato per la nuova etichetta.
Musicalmente Il grande gioco sembra uno dei tanti dischi di cantautori con influenze rock così popolari in Italia durante gli anni ’70, con molto più spazio alla voce e alle parti cantate che agli strumenti solisti. Le influenze del rock progressivo sono minime, con sonorità tipicamente americane basate sul pianoforte ed eccellenti ma brevi assoli di chitarra, il tutto sorretto da un’ottima voce che rende tutto l’album godibile senza particolari meriti. Gli unici brani di spicco sono Israele, con testi sul popolo palestinese e la conclusiva Provvisorietà, preceduta dall’introduzione strumentale (e stavolta decisamente più vicina a sonorità prog) di Capodanno ’73.
Dopo l’album il gruppo realizzò un 45 giri l’anno successivo prima di sciogliersi.
Alcuni dei musicisti hanno suonato in dischi di altri artisti, tra di loro soprattutto Fernando Fera, apprezzato sessionman e compositore di colonne sonore. Fera ha anche realizzato un LP, intitolato semplicemente Fernando Fera Group (BB LP-8110) uscito probabilmente nel 1981 e contenente 11 brani tra pop e “library music”.
Il cantante Maurizio Rota, scomparso nel 2010, si è esibito a lungo come solista e in una tribute-band dei Beatles che comprendeva anche l’ex tastierista di Libra e Buon Vecchio Charlie Sandro Centofanti. Un suo singolo del 1978, Un fiore contro il vento/Strade de borgata, (EMI 3C-006-18326) dalla colonna sonora del film Non contate su di noi, è interessante per la presenza di tutti i musicisti degli Alberomotore.
Marcello Vento ha suonato con il Canzoniere del Lazio e Jenny Sorrenti ed ha avuto una lunga carriera come musicista jazz ed insegnante di batteria. È scomparso nel 2013.
Il bassista bergamasco Glauco Borrelli ha continuato a suonare professionalmente dopo lo scioglimento del gruppo per poi entrare nel gruppo di Pierangelo Bertoli, successivamente ha creato a Roma uno studio di registrazione.