Progessive Italia: AREA

di F.G. Longo –

Prego, comodi. E in contemplazione…signori lettori gli AREA

Demetrio Stratos (voce, organo, percussioni)
Paolo Tofani (chitarra, synth)
Victor Busnello (sax)
Patrizio Fariselli (tastiere)
Patrick Djivas (basso)     
Giulio Capiozzo (batteria, percussioni)
dal 1974:
Busnello e Djivas sostituiti da:
Ares Tavolazzi (basso)

Gli Area erano in tutti i sensi un “international popular group”, come diceva la copertina del loro primo album, con il cantante greco Demetrio Stratos che veniva dal gruppo beat I Ribelli, il bassista francese Djivas ed il sassofonista belga Busnello. 
Una prima formazione, nel 1972, comprendeva anche il pianista Leandro Gaetano e il chitarrista di origini ungheresi Johnny Lambizi, quest’ultimo subito sostituito da Paolo Tofani, il musicista con la maggior esperienza nel gruppo,avendo suonato durante gli anni 60 con I Samurai insieme al futuro tastierista della Formula Tre Gabriele Lorenzi, e poi nei Califfi e brevemente con i Noi Tre, che comprendevano anche il futuro bassista della Triade Agostino Nobile.
Il loro album d’esordio Arbeit macht frei è un disco essenziale nel rock italiano degli anni ’70, pieno di diverse influenze ma assolutamente originale nella sua essenza. La voce di Stratos è stupefacente, usata come uno strumento, e la base musicale è potente, formata da musicisti di prim’ordine e di grande creatività. Sono presenti influenze della musica jazz e del folklore orientale, ma la musica è difficile da etichettare. L’immagine del gruppo era caratterizzata dallo stile del designer della Cramps Gianni Sassi, che aggiunse alla loro musica un originale stile visuale.
Il secondo LP, Caution radiation area, fu più sperimentale del primo, con brani come Lobotomia e ZYG (Crescita zero) fortemente influenzati dal free jazz.
Il terzo, Crac, uscito nello stesso anno, tornò ad uno stile più progressivo, con alcuni dei loro migliori brani più rockeggianti come Gioia e rivoluzione e L’elefante bianco, pur mantenendo le lunghe parti strumentali che erano diventate ormai una caratteristica del gruppo.
La forte componente politica nella musica degli Area emerge nel loro rifacimento dell’inno socialista L’internazionale, uscito su 45 giri nel 1974 e da tempo un classico dei loro concerti, incluso anche nel successivo LP live del 1975 Are(a)zione. 
Il 1976 vide un radicale cambio di rotta nello stile del gruppo, con l’apporto di musicisti jazz esterni come il sassofonista Steve Lacy ed il percussionista Paul Lytton, nell’album Maledetti. Gli influssi jazz sono sempre più spinti, e gli album successivi lo dimostrano, come pure le registrazioni poi pubblicate dei concerti del 1976.
Maledetti fu l’ultimo capitolo nel lungo rapporto Area/Cramps, ed il gruppo passò all’etichetta Ascolto.
1978, gli dei se ne vanno gli arrabbiati restano, il primo sulla nuova etichetta, contiene un paio di brani interessanti in stile progressivo, come l’iniziale Il bandito del deserto e Hommage à Violette Nozières, insieme ad altri più vicini al free-jazz degli anni precedenti.
Demetrio Stratos morì nel 1979, probabilmente uno dei più importanti cantanti e ricercatori musicali di tutta la scena italiana (e forse europea). Il giorno dopo la sua morte un grande concerto si tenne all’Arena Civica di Milano per onorarne la memoria. Con 60.000 persone persone il concerto fu un vero evento, originariamente organizzato per raccogliere fondi a favore delle costose cure che Stratos stava seguendo, e ne fu tratto un doppio album.
Un gruppo derivato dagli Area e chiamato Area II è comparso negli anni ’80, comprendendo però il solo batterista Giulio Capiozzo con altri musicisti. Molto più vicino al jazz rispetto alle precedenti incarnazioni degli Area, questo gruppo realizzò due album negli anni 1986 e 1987.
Un nuovo CD a nome Area, Chernobyl 9771 è stato realizzato nel 1997, stavolta la formazione comprendeva un altro componente originale, Patrizio Fariselli, oltre a Capiozzo.
Questa è stata probabilmente l’ultima volta che il nome è comparso su un album di nuove registrazioni, il gruppo suonò insieme fino al 1999 prima di sciogliersi, ed il batterista Giulio Capiozzo è purtroppo morto nell’agosto 2000.
Il nome Area è stato ripreso da Patrizio Fariselli, Ares Tavolazzi e Paolo Tofani insieme al batterista toscano Walter Paoli per una serie di concerti cominciata nel 2010 e comprendente anche date a New York e in Giappone. La formazione ha realizzato un doppio CD registrato dal vivo, intitolato Live 2012, nel quale è presente come ospite in un brano la cantante Maria Pia de Vito. Il quartetto ha proseguito poi l’attività concertistica anche nel 2013.
Fariselli ha poi registrato nel 2019 Live in Japan con la sua formazione Area Open Project, comprendente la cantante Claudia Tellini, il bassista Marco Micheli e Walter Paoli alla batteria. Il disco è stato pubblicato nel 2020 sia in vinile che in edizione CD+DVD.
Tutti gli album degli Area sono ancora facili da trovare in Italia, essendo stati stampati in grosse quantità. Intorno al 1977-78 la Cramps cambiò distribuzione e adottò un diverso sistema di numerazione sostituendo il codice CRSLP-5 codice con le cifre 5205 (CRSLP 5101 divenne 5205 101 e così via). Molti degli album realizzati fino ad allora vennero ristampati con il nuovo numero ma sono facilmente identificabili dal numero.
I più difficili da trovare sono Arbeit macht frei con l’inserto a forma di pistola e Crac con l’adesivo. 
La prima edizione di Arbeit macht frei, Caution radiation area e Crac ha la scritta “Distribuzione Dischi Ricordi Spa” sul retro della copertina, questi dischi vennero più tardi distribuiti dalla Baby Records.
Si dice che alcune copie di Caution radiation area contenessero un inserto in cartoncino con il segnale di pericolo radioattivo riprodotto in copertina.
Dell’inserto sagomato presente nel primo disco sono state viste copie che hanno la scritta “Corpo DI reato” e altre con “Corpo DEL reato” e non è possibile stabilire quali siano state realizzate prima.
Lo stesso inserto è stato ristampato in varie riedizioni dell’album, ma si riconosce per il colore del cartoncino sul retro che è bianco patinato (l’originale era tendente al grigio e ruvido), le parti di colore verde più scuro (il colore originale è più pallido) e per la forma più affusolata del cane della rivoltella (vedere foto in basso).
Una riproduzione in vinile del primo album venne realizzata alla fine degli anni ’90, completa della pistola, molto simile all’originale ma facile da identificare nel confronto dal tipo di stampa, dal colore leggermente diverso dell’etichetta e dalle scritte della matrice sul vinile. Questa ristampa uscì in 500 copie numerate per l’Italia e 500 non numerate per l’estero. Anche le ristampe in vinile della Get Back e della Akarma hanno entrambe l’inserto sagomato.
Una ristampa in vinile di Caution radiation area uscì contemporaneamente a quella di Arbeit macht frei.
La Sony ha pubblicato nel 2013 due cofanetti in edizione numerata contenenti la versione in LP e CD di Arbeit macht frei e Caution radiation area con inserti vari.
Il 45 giri L’internazionale/Citazione da G.L.Jackson conteneva due brani ineditiall’epoca della sua uscita. I due pezzi sono poi stati inseriti in compilation successive, L’internazionale in Area 70 (lo stesso brano compare in altre raccolte, ma nella versione live di Are(A)zione) e Citazione da G.L.Jackson in Anto/logicamente.
Una compilation promozionale molto rara comprendente un brano degli Area (Antes de hablar abra la boca, tratto da Tic e Tac) è quella chiamata SIM Hi-Fi (CGD 15049), promossa da Radio Studio 105 (poi Radio 105) ed uscita in occasione dell’edizione 1980 dell’omonima fiera dell’elettronica.
In Giappone sono stati stampati Arbeit macht frei (Pioneer-Warner P-10286C), Are(A)zione (Pioneer-Warner P-10393C), 1978, gli dei se ne vanno gli arrabbiati restano (King GXF2053) e Tic & Tac (King K22P116).
Esiste una stampa francese (su Cramps, distribuzione Barclay) del singolo del 1974 L’internazionale (no.640 068) e degli album Crac (n.940.512), Are(A)zione (n.940.528, con copertina apribile lucida) e Maledetti (n.940.803, con note di copertina in francese), e non è escluso che altri dischi siano stati stampati in quel paese.
Anto/logicamente (Cramps P5205 106 – copertina singola con busta interna) e 1978, gli dei se ne vanno gli arrabbiati restano (CBS 83142- copertina apribile) sono usciti anche in Portogallo.
La Strange Days Records ha pubblicato in Giappone nel 2007 per la serie ”CRAMPS Label Collection” i CD Arbeit Macht Frei (POCE-1156), Caution Radiation Area (POCE-1157) Crac! (POCE-1158) Are(A)zione (POCE-1159) Maledetti (Maudits) (POCE-1160), Anto/Logicamente (POCE-1161), Event ’76 (POCE-1162), Parigi-Lisbona (POCE-1168) Gioia e Rivoluzione (POCE-1169), tutti con copertina mini-LP.
I due album degli Area II non sono particolarmente facili da trovare, anche se il loro valore collezionistico è basso. Sono stati entrambi ristampati in CD dalla Platinum Records, il primo con una grafica diversa. Una curiosità riguarda la versione in musicassetta di Area II (Gala GLK 791005) che contiene un brano inedito, Play the music.
Il live del 2020 del Patrizio Fariselli Area Open Project, registrato in Giappone l’anno predecente, è uscito in Italia in doppio CD + DVD e in edizione numerata in vinile per il Record Store Day. L’etichetta King ha pubblicato in Giappone l’edizione 2CD+DVD (n.KIZC-605).