NARKO’$: Fatevi avanti se avete coraggio!

di Roberto Pati –

NARKO’$ (al secolo Rosario Magazzino, nasce a Francavilla Fontana (BR)), è una one man band forgiata nel 2014. Inizia a ricevere gli apprezzamenti del pubblico dopo l’uscita dei primi singoli, anche grazie alle interpretazioni di brani come “Desaparecido” dei Litfiba, che viene scelto per far parte della playlist “30 Desaparecido”, o “Lunga Attesa”, frutto di un’iniziativa dei Marlene Kuntz che chiedeva ai partecipanti di dare la forma canzone ad un testo già scritto dalla band. La versione di Narko’$ viene selezionata come una delle migliori.


Nel 2018 tutta la produzione viene raccolta nell’eponimo EP di cinque tracce che condensa tutti quelli che sono i primi tratti dell’immaginario e dello stile del progetto. La confusione della nostra epoca viene tradotta da Narko’$ in testi tanto aggressivi quanto autobiografici; stesi su spigolosi tappeti di synth, drum machine.Nella prima metà del 2019 esce il nuovo singolo e video”GEMINI” che va ad anticipare il primo album “ITALIAN HISTORY X”.

ITALIAN HISTORY X è il primo album della one man band pugliese Narko’$, uscito il 29
febbraio 2020.
IHX è un concept di nove tracce che raccontano la storia di X, un uomo che arriva ad
annientare la sua mente per allontanare sé stesso dalla realtà.
Narko’$ descrive con parole di rabbia e cinismo la lotta di X contro il moralismo e
l’ipocrisia del suo mondo, sfoderando un sound che cerca riferimenti in giro per il meglio della musica sporca prodotta. Senza clamore ci fa pensare ai Verdena, mentre ci ricorda i Joy Division nella loro ossessione, per certi aspetti Cobain nell’inquadramento del timbro vocale, mentre il suono ci riporta a una direzione punk/postpunk in bilico tra Jesus adn Mary Chain/Bauhaus e per ciò che concerne la struttura musicale e l’elettronica, oltre all’Industrial metal, che si manifesta in tuttala sua potenza nel brano Ostia, mentre in ITALIAN HISTORY X la similitudine nel suono di chitarra grattugiato con quello di Massimo Zamboni di CCCP, lascia trapelare un’assonanza stilistica con la band emiliana del primo periodo, se non altro per la composizione organica del gruppo. Ogni brano è un pugno in faccia, che scuote le nostre coscienze e caustica le nostre orecchie. “Italian History X” esplora i meandri oscuri dell’animo umano, portando l’ascoltatore con sé. Suona malato ed è sempre sul punto di esplodere, ringhia e sbava senza pudore annebbiando la speranza nascosta nei meandri oscuri di ognuno di noi.

Coraggio ne abbiamo? Allora avanti a cercare la redenzione attraverso l’apocalisse!


Wall of Shame e I’ve Seen a Man sono le tracce “clandestine”, la prima è una
collaborazione con Mimmo Cinieri, la seconda è un omaggio ai God Machine.