I Segreti di Hansel: sanno la musica

di Roberto Pati –

Nell’ agosto 2019, i toscani,I Segreti di Hansel registrano e mixano il loro primo album “Atacama”, con Luca Matteucci presso il Red Room Studio Recording di Pisa, successivamente masterizzato da Diego Pettinelli del consorzio Zdb di Latina e firmano con l’etichetta (R)esisto di Ferrara nel Febbraio 2020.

L’album esce i primi  giorni di Aprile 2020.

Un album che si incastra alla perfezione nel panorama stilistica del rock alternativo italiano e non solo. Testi descrittivi e incisivi non travisano significati vanno dritti all’obbiettivo, come il loro sound che attraversa trasversalmente influenze che vanno da quelle più corpose dei Verdena (con una voce che ci ricorda Garbo), soprattutto in brani come Bordeline e Promessa, gli Afterhours e Marlene Kuntz, fino a quelle più sfumate dei Baustelle e I Ministri. Una intro pazzesca di basso e batteria ci fa amare Buona Sorte che da sola è una sorta di compendio del rock italico,mentre in Paolo ci catapultiamo in un ritmo arrembante con la forma vocale che ci riporta direttamente a Bianconi. Eudion un vagare a spasso tra rapporti interpersonali difficili perché troppo se stessi, una fuga in avanti guidata da un basso semplicemente efficace. A chiudere un album sorprendente una pseudo ballata Maledizione che sputa rabbia nel suo improvviso impennarsi tra riff sporchi e ritmiche scandite, tanto cari a Giorgio Canali e i suoi Rossofuoco. Tutto il resta taglia e incastra stili e influenze rendendole un qualcosa di nuovo.

Atacama è bello, suona bello e originale, ricorda tanto e tanti ma con personalità. Guarda al grunde, ma non si ferma a lui, vede oltre la coltre, si avventura in percorsi nascosti che partono da lontano, senza paura di smarrirsi. Da ogni nota esce sudore e lo si respira intenso e pregnante. I “Segreti di Hansel” riescono a farci volare oltre il concreto restando ancorati al presente. Un pensiero musicale che conosce la musica, che non si lascia subire, non chiude gli occhi e aspetta che accada. ma riesce ad essere attivo nella creazione di un’emozione forte e persistente. I “Segreti di Hansel”, sanno la musica e la vivono per come va vissuta.

Nascono a Pisa nel 2017, dall’incontro di Massimiliano Magni, chitarrista & cantante, (ex The Magdalene, 2 album all’attivo ) con il bassista Giulio Galleschi ( ex Thàuma, 1 album all’attivo ),un incontro del tutto casuale, nato davanti ad una birra in una delle tante feste più o meno legali nella piccola città universitaria toscana.

I due  parlano di musica, passano dai Nirvana  a Lou Reed, da Anna Calvi ai Radiohead, dai C.S.I a Guccini, parlano di band più o meno conosciute che li hanno tenuti svegli tutta la notte ad ascoltare ancora una volta in loop quel disco ormai consumato, ad artisti  incredibili visti in una  gelida notte londinese ad una stazione della Metro mentre mangiavano quell’orribile sandwich al tonno.

Massimiliano, ama scrivere e raccontare ciò che lo circonda, le relazioni, la sofferenza e la felicità che pervade la vita, spesso in bianco e nero, talvolta a tinte forte, e scrive tanto, tantissimo materiale inedito, testi personali ed intimi, ma nei quali, chi ascolta, può facilmente immedesimarsi, una vena cantautoriale che proviene dal proprio back ground artistico ma che ama unire a suoni di chitarra taglianti come lame, conditi da riff arrembanti e mai scontati.

Scrivere per lui non è un passatempo divertente, è‘ una necessità, è‘ ossigeno nello smog della vita.

I due si mettono a lavoro, nascono i primi pezzi; sono sorpresi da come, a cosi poco tempo dal loro incontro, una chitarra, un basso, una batteria elettronica e dei buoni testi girino così bene, talvolta hanno passato così tanto tempo per far funzionare un pezzo, che  tutto questo li sembra così spontaneo e semplice da non poter esser vero.

Vogliono fare qualcosa di diverso, allargare i propri confini, ma non vogliono nemmeno tradire ciò che sono stati fino ad oggi, e loro si sentono rock, nelle tasche spesso vuote a fine serata, come nelle bottiglie di rum scadente finite troppo presto, in quella rabbia verso il mondo che ogni sera hanno vomitato in qualche vicolo del centro di Pisa.

Ma per non tradire e non tradirsi manca “qualcuno”, che da tradizione musicale, e difficile trovare come una banconota da 50 € nelle tasche del loro amico Jimmi.

Un buon batterista

C’è un tipo a Pisa che conoscono da tempo.

E’ un po’ che non suona in giro dopo una vita passata sui palchi, Massimiliano lo incontra spesso al bar Tree mentre beve il suo consueto amaro e lo sente sempre parlare di musica, dei Melvins e di Dale Crovel, dei fasti passati del Centro Sociale Macchia Nera di Pisa dove è cresciuto musicalmente e anagraficamente con gli Zen Circus.

E’ Alessio “Ska” Scatena, già batterista dei The Bugz, una della migliori band della scena underground toscana degi anni 00′, dei Reverberati e dei Seventh Day; ha fatto in passato già diversi album e tantissimi live in giro 

Provano a fargli ascoltare i demo, sanno che non sarà facile convincere lo “Ska”, ma avviene il secondo miracolo davanti all’ennesima birra: Alessio è entusiasto dei pezzi e del progetto, sente di aver feeling con quei due, forse è quello che aspettava da tempo per riniziare a picchiare seriamente su quei tamburi. Anche lui è a bordo e I Segreti di Hansel possono partire.