i Can: future days

di F.G. Longo –

È bello non essere sempre d’accordo con i critici.
La maggior parte, compreso il guru del Krautrock Julian Cope, giudicano Future Days dei Can l’inizio della loro fine, talvolta, come nel caso del grande Cope, disprezzando la suite finale, i 20 minuti di Bel Air.


Per me invece questo album, e la grandiosa suite finale , è un capolavoro!
Era l’estate del 1973 e arriva questo alieno (registrato ben un anno prima, attenzione!), un punto che gravita al centro tra ambient, prog (non il prog imbolsito, ma quell’atteggiamento che ha anche lui a che fare col futuro) ed un post rock ancora inesistente.


Il cantato di Damo Suzuki (che poi lascerà la band) ti entra nel profondo, sa dare sempre un nuovo senso alla musica, la trasforma,, è istintivo, quasi catartico nel suo fluire.


Karoli alla chitarra…be, amo Karoli, sarei di parte, ma qui mostra una serie di soluzioni che sono davvero eccitanti, meravigliose!
L’elettronica di Schmidt fa da collante ed impreziosisce il tutto, ma è Jaki Liebezeit l’uomo a cui non potresti mai rinunciare: toglilo dai Can e metti al suo posto qualunque bravo batterista, il gioco non funzionerebbe. Con quelle sue salde radici jazz ma la chioma proiettata verso un sound che viene dal futuro, che non esiste, che qualcuno chiama riduttivamente”motorik sound”…un genio!


E poi lui, Holger Czukai a scandire al basso ma soprattutto al taglia e cuci in post produzione, a rendere coerenti le sballate jam session da cui sono nati i grandi album dei Can.
Bel Air è un mutaforma, un insieme di frammenti pop bellissimi, a tratti puoi sentire Czukai che cambia casetta e passa da un frammento all’altro, ogni volta che Damo ricomincia a cantare è un nuovo pezzo, nel loro insieme offrono la versione più rilassata che si sia mai sentita della follia organizzata dei Can. Non c’è un secondo di troppo nei suoi 20 minuti, è l’equazione perfetta, qualsiasi cambiamento si volesse apportare l’equazione cadrebbe.
Lasciatevi cullare dalla calma follia dei Can di Future Days in questa languida domenica di questo cazzo di periodo di merda!
Vi scalderà ed illuminerà l’anima!
Come canta Damo “Save your Money for a rainy day, for the sake of future Days” !!