di Roberto Pati –
Elios 111 ovvero Elia Cogoni, ci porta un po’ a spasso con la sua musica, solo apparentemente semplice. Ci immerge in un percorso umorale stilistico a dir poco complicato il suo repertorio è vario e complesso.Ci fa addentrare nei meandri della psiche, qualunque essi siano, dalla spiritualità esteticamente debordante di Shambala e’ un brano che ho composto nel 2019 a cavallo del suo viaggio in India. Un mastra folk progressive dalle tinte forti come la cultura indiana e soprattutto Shambala un territorio sull’Himalaya in cui si dice vivano i Deva, gli dei dell’India. Il brano parla di reincarnazione ed il ritornello è cantato in Sanscrito ( la lingua degli esseri di luce Deva Nagari) e’un mantra: Om Shanti . Mantra significa “ liberazione della mente” e Shanti significa “pace”. Om shanti e’ il mantra che genera la pace mentale quando lo si ascolta o lo si canta. E’ questo è solo un aspetto della ricerca interiore che spesso e volentieri si addentra in meandri empirici piuttosto che esoterici, ma mai aldilà del muro, sempre in bilico in quell’area grigia che ci porta a sprofondare piuttosto che a riemergere dalle nostre paure, dalle nostre frustrazioni, oltre brucianti sconfitte e ferite ancora lacere del corpo e dell’anima. Notti di Halloween e licantropi cercano rifugio tra le righe di canzoni scritte per esorcizzare paure ma anche per elevarsi in una dimensione salvifica; perché oltre la speranza c’è sempre una speranza.
Sarebbe banale soffermarsi sui soli testi già si importante spunto,Elia dimostra dimestichezza con la musica, passando da pura elettronica di Gli Hunger Games e La notte di Halloween, di area Baustelle, alla elegante e dal sapore progressive di Estasi, come d’altronde La vita da Zombie ipnotica e sognante. Tutto questo in tinte old tanto da far sembrare la musica di Elios111 delle trame senza tempo.Elios 111 ci impartisce una lezione di stile e purezza, incastrando psichedelia, progressive e folkrock senza farlo pesare all’ascoltatore, dimostrando sapienza ed equilibrio nello scrivere e nel comporre.
Roberto Pati