Samuel: brigata bianca e poco altro

di Roberto Pati –

Quanto Samuel incida nel processo compositivo dei Subsonica è chiarito definitivamente in questo suo album Brigata Bianca.

Non solo l’inconfondibile voce, ma anche l’anima elettropop che in questo suo album straripa copiosa.

L’originalità latita, tranne qualche sprazzo geniale qua e là, allora si  cerca di sopperire con dei duetti eterogenei e più o meno riusciti,  Willie Peyote, Colapesce, Ensi, Fulminacci e Johnny Marsiglia si alternato in coppia con Samuel, cercando di arricchire un incedere monotono dei brani che si accende con convinzione solo con Nemmeno la Luce, un vero gioiellino pop che spicca con decisione dalla stiracchiata sufficienza del contesto.

In certi frangenti ci sembra di aver a che fare con scarti della band Piemontese, altre volte ci troviamo di fronte all’incapacità di uscire fuori da certi schemi triti e ritriti.  La stoffa non manca è evidente, è la creatività che non spicca in Brigata Bianca e il patten musicale mono corde non aiuta.

Sicuramente siamo lontani dal preferire il monastico silenzio, ma ci saremmo aspettati una spinta maggiore, invece ci troviamo di fronte a un lavoro senza infamia e senza lode.