di Roberto Pati –
Augusto Sodi nasce a
Latina classe 81.
Ex pizzaiolo che a causa di una
allergia alla farina gli impedisce di
continure.
La passione nello scrivere canzoni nasce verso i 14 anni, quando scopre
Francesco de Gregori. “Le sue opere mi
hanno aperto un mondo, grazie a lui ho capito quanto è bello fare una canzone”.
Autodidatta, scrive le prime canzoni “serie” a 14 anni (tutte nel
cassetto), ma nel 2018 decide, e per fortuna, aggiungo io, di tirar fuori la sua indole umoristica. Così
nasce TRAPPEGGIARE (una parodia trap) trasmessa su Striscia la notizia e Ciao
Belli di Radio Deejay. Seguono OLIVE (una pop dance anni 80), ME RODE ER CULO (
classificata al 2 posto al FESTIVAL DI UAUEMO un evento molto in voga a Latina,
la risposta al Festival di Sanremo. Ultimo brano COME MAX PEZZALI, una ballata
dedicata al mitico Max.
Nessun album all’attivo, le sue canzoni sono tutte “fatte in
casa” , come anche quattro
cortometraggi prodotti (veramente fai da te).
Augusto riesce ad essere sarcastico, umoristico, senza essere banale e ridicolo, è un artista vero, che costruisce canzoni con metodo e abnegazione, piacevoli, strutturate in maniera da essere fruibili a tutti. Costruisce il suo essere artista nell’essenza stessa dello spettacolo che ha la sua più alta manifestazione nella satira, quella mai offensiva, mai cattiva per essere fine a se stessa. Solo apparente casualità nella musica e i ritmi, solo apparente leggerezza nei video strettamente collegati ai brani che accompagnano. Fa riflettere Augusto Sodi, con la sua musica, fa riflettere quel suo essere un serio artista, molto più di quanti si prendono sul serio senza esserlo, ma in realtà ti accorgi che sono solo tristi. La leggerezza è spesso il viatico per la felicità.
Elio e le Storie tese sono lì a due passi,
“Il mio sogno è quello di poter fare della mia passione per la canzone, un mestiere. Mi autodefinisco CANZONIERE. Non sono un musicista, faccio solo, appunto, canzoni.”