Anima Nera: Rock senza direzione

Che cosa vuoi dirgli a questi Anima Nera. Loro parlano di stile Aperirock; può essere, ma l’ironia e le parabole musicali non sono sinonimo di leggerezza, anzi! Giocano con i testi, e lo fanno bene, giocano con i ritmi e debordano in tecnica. Lo stile risente, e ci mancherebbe di tanto sano e buon rock “made in Italy”, Negrita su tutti, il loro sguardo verso sud, e la loro poesia metropolitana.

Massimiliano De Angeli chitarra ritmica e voce, Stefano Speranza chitarra solista e cori, Lorenzo Piva batteria, Fabio Lanaro basso e cori. Hanno costruito un suond che guarda i panorama rock italiano a tutto tondo, senza disdegnare l’aspetto commerciale senza però cadere nel banale. Se hai un chitarrista che ti spara in faccia assolo precisi e taglienti in un contesto di calma apparente è solo perché, per lui, lo strumento non ha segreti. Se un basso batte come un tamburo facendoci venire le palpitazione è solo perché si ha il ritmo nel sangue. Anima Nera, dispensano energia positiva, si divertono a suonare e si sente. Quando la voce graffia non è fine a se stessa, se in qualche modo ci ricordano che le parole trasmettono sensazioni nella loro semplicità è perché sanno dove vogliono arrivare,se tutto questo si crea in un connubio di intenti e di collegialità, il risultato non potrà che essere importante.

Da Vicenza col cuore, giocando con le parole, in un ordinato frastuono rock lucido e immediato.

In Bocca al lupo anime nere.