Acid Brains: L’equilibrio dei suoni

di Roberto Pati –

Nati nel 1997, Alternative rock/punk/stoner da Lucca. 300 concerti all’attivo tra Italia, U.k, U.s.a, Francia, Belgio, Olanda, Svizzera. Recensiti dalle maggiori riviste & siti musicali Italiani e non solo. I loro brani sono stati programmati su varie TV (Rock tv, Rai 3, Canale 10, Vuemme etc) e Radio nazionali (Radio Rai, Rock fm, Radio Lupo solitario, Controradio, Contatto radio “Riserva indie” etc). Hanno aperto ad artisti di fama nazionale come: One Dimentional Man, Alberto Ferrari (Verdena), Diaframma, Pornoriviste, Maria Antonietta, Malfunk, Orange, Fluxus etc, suonato in vari Festival tra cui il Frogstock Festival (Headliner Simple Minds) e il Beat Festival (Headliner Cosmo) e nei contest Fiera della Musica di Azzano Decimo (Ospite Max Gazze’), I Tim tour 2001 e 2002 (con Red Ronnie) etc. Hanno partecipato a 18 compilation tra cui 2 Sampler della nota rivista Rock sound, Soniche Avventure etc. 3 demo, 6 cd ufficiali all’attivo. Nuovo album “As soon as possible” pubblicato il 4 ottobre 2019.

Ci imbattiamo con piacere in questo nuovo album dei toscani Acid Brains; un vero e proprio compendio di Stoner rock e dintorni. Sette tracce intense di contaminazioni e riflessioni che suonano come dei moniti evocativi. Senza pietà ci sparano subito un gioiellino Our future, dove un basso cavernoso e potente ci accompagna per gli oltre tre minuti del brano che rimesta in atmosfere Psichedelic Punk e aree Grunge, da tributo al progetto Fugazi presente copioso nel resto dei brani, come copiosa e no poteva essere altrimenti l’influenza Kyuss come in Go back to sleep e Not anymore e vere e proprie endovene di adrenalina. Mentre nei due ultimi pezzi cantati in italiano si avverte una certa assonanza stilistica con un Grunge dei Verdena, piuttosto che l”irriverenza presente in band come i Le Pornoriviste che gli Acid brains hanno accompagnato dal vivo. Ma i veri punti di forza dell’album è senza ombra di dubbio sono Sinners e Really Scared. Un due brani un concentrato di stili che solo dei grandi musicisti possono permettersi di realizzare. Dal postpunk dei Clash piuttosto che dei The Stranglers, passando per liriche maestose da QOTSA fino a richiami più apparentemente commerciali come Green Day e Placebo. Sicuramente ci troviamo di fronte a valori musicali di altissimo livello. Chitarre sporche che si alternano a riff decisi e precisi, ritmica sempre presente e potente e voce lucida e arrembante quanto serve. L’equilibrio è la formula vincente degli Acid Brains.