Labnormal:Psico punk sociale

di Roberto Pati –

“Labnormal,laboratorio anormale psyco punk di suoni,rabbia,disperazione e denuncia contro le devastazioni ambientali,sociali e culturali.Nati nel 2014 dalle ceneri dello storico gruppo demenziale veronese Abnormal del 1981 con sostanziali finalita’ autoterapeutiche.”

“E questo già sarebbe sufficiente per capire con chi abbiamo a che fare”; direte voi. “Nemmeno per sogno” , dico io!

Sandro Campagnola voce, Meneghello Maurizio chitarra, Marchiorri Carlo basso, Fasoli Andrea batteria. Con la loro musica prevarica qualsiasi dettame temporale.Ci troviamo di fronte a un treno in corsa, sempre sul punto di deragliare. Ma lo schianto lo proviamo in ogni loro brano, vere e proprie endovene di adrenalina pura. Punk allo stato puro fin nel midollo, convergenze umorali non se ne trovano a parte la parentesi Scleroblues dove provano a creare una cover di se stessi su un testo impressionate di alienazione lavorativa. Già solo Acqua libera di per sé è un manifesto, potrebbe rappresentare tutto il lavoro. Niente affatto, in dodici brani si riesce a vivisezione tutto il disagio sociale, generazionale umano. non sto qui a dirvi cosa vi aspetta veramente. Armatevi di cuffie, autocritica (perché nessuno è immune) e partite. Tutto è costruito con un piglio rabbioso ma umoristico allo stesso tempo che fanno di questo progetto qualcosa di unico, solo apparentemente fuori tempo, un titolo su tutti Stragi di Stato, che insieme a e Cover band, sono i pezzi che più si avvicinano allo stile Pistols, mentre Smonatta sfigatta e Clash, è più marcata la vicinanza agli Skiantos.

Ma sarebbe del tutto riduttivo racchiudere le influenze a un manipolo di teppisti (Sex Pistols) e ai maestosi Skiantos. dentro shekerati e deglutiti troviamo: Massimo Volume, Teatro degli Orrori, Disciplinatha, oltre che CCCP, il nichilismo di Giorgio Canali e mi fermo qua.

Storia di disagio e voglia di riscatto, rabbia veicolata dentro un microfono e amplificata da un tappeto sonoro sporco irriverente da lasciare senza fiato. Per sputare sangue e veleno sulla ruggine bisogna avere non solo coraggio, ma anche la purezza artistica, la sola che riesce ad andare oltre qualsiasi barricata sia stilistica che sociale.