Le Voci di Gero: l’intimo prende forma

Le Voci di Gero; ovvero Andrea Aloisi, nasce nel 1976 nasce a Milano, ma attualmente vive a Bollate nell’interland milanese. Il suo percorso musicale e inizia come, chitarrista punk, solo successivamente intraprende una strada più propriamente cantautorale. Nel 2019 si autoproduce un libro di poesie  “Pensieri e Poesie”, dove raccoglie tutto quanto scritto fin dall’adolescenza. Partendo da influenze del classico cantautorato nostrano, nella fattispecie il malessere intimistico di De Andrè o quello più sbandierato di Guccini, sviluppa nel tempo un linguaggio musicale che si pone in mezzo a ciò che la musica italiana, quanto meno quella indipendente riesce ad essere; tutta insieme. Con uno stile asciutto al limite del folk rock che manifesta equilibrio. Ricama orpelli sonori che richiamano artisti come Massimo Volume, Marlene & Kuntz, ma soprattutto C.S.I.dai quali prende spunto per ricamare trame sonore essenziali, rimarcate dalle sue esibizioni dal vivo con solo chitarra elettrica, pedaliera e voce, potenti e incisive.

“Il Colore che non c’è”, è un album che ha dentro tutte le emozioni umane piuttosto che il disagio sociale per un mondo che in tutti i modi va in una direzione sbagliata. Questo album vive di angosce e domande, di mancate risposte e aspettative deluse, di rabbia sussurrata e verità presupposte; ma al tempo stesso si percepisce una maturità artistica che ha permesso ad Andrea Aloisi di realizzare un gioiellino che non si prefigura necessariamente nel presente, ma si proietta in una dimensione temporale che gli permetterà di vivere nel tempo.