Human Traffic: la teoria della contaminazione.

Noono (voce), Mino (chitarra), Alessandro (basso), Tony (batteria)! Loro sono gli Human Traffic (traffico di uomini), per via dei tanti componenti avvicendatisi dall’origine ai giorni nostri, in cui la band di Palagiano ha dato alla luce il suo primo lavoro omonimo “L’ album è composto di 11 brani (ma…non lo so…ascoltatelo fino in fondo)”

Iniziando ad ascoltare i loro pezzi, ti rendi subito conto che qualcosa non torna!C’è l’equivoco nella musica degli Human Traffic. L’equivoco di chi vuole infilarsi in un filone musicale ma ne racchiude in se tanti e tanti. Canzoni fatte per spiazzare l’ascoltatore e trarre in inganno colui ch’è distratto. Sa di punk il suono, ma si assaggia in piccole dosi, perché dentro ci finiscono icone italiche come Verdena per esempio, Ministri per esempio… Godano forse; poi si parte, e l’orgia abbia inizio. È come Nagasaki che non esplode ma aspetteresti che lo faccia. Garage, grunge, metal, punk ed endorfine… tante. Io sono rimasto ammaliato dalle sirene degli Human Traffic ti causticano le orecchie sballottandoti in balia dei suoni. Voce che canta disagio da qualsiasi parte esso provenga. Li avrà sentiti Slash? Se ne innamorerebbe,Homme, Grohl, loro sanno di musica ma anche gli Human Traffic sanno di musica, quella che canta in disagio, che lo urla senza sfregiarti affinché il pensiero resti vigile. Cosa succederà non lo sappiamo, che siamo sulla buona strada è certo.