Progressive Italia: i Dik Dik

Prima Dreamers, poi Squali, dopo un provino procurato al gruppo grazie ad una segnalazione dell’allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, ottengono un contratto discografico con la Dischi Ricordi, cambiando il nome in Dik Dik (nome di un’antilope africana, trovato da Pietruccio Montalbetti per caso, guardando un dizionario Inglese – Italiano)[1]. Debuttano nel 1965 col singolo 1-2-3/Se rimani con me.
1-2-3 è la reinterpretazione dell’omonimo brano di Len Barry; la facciata B, intitolata Se rimani con me, era scritta da un ancora sconosciuto Lucio Battisti, prima del suo incontro con il paroliere Mogol. Agli inizi dell’anno successivo, questi fa ascoltare a Montalbetti una canzone che, appena uscita negli Stati Uniti d’America, sta riscuotendo un successo clamoroso: California Dreamin’ dei The Mamas & the Papas; l’impasto delle voci, la melodia trascinante e le soluzioni musicali (con l’assolo di flauto al termine della seconda strofa) colpiscono Montalbetti, che convince Mogol a scrivere un testo in italiano. Il paroliere si mantiene abbastanza fedele al testo originale, cambiando solo delle piccole cose ma lasciando inalterato il desiderio del caldo di Los Angeles che nasce da una fredda realtà evidenziata dal cielo grigio e dalle foglie gialle.

Nel 1978 esce dal gruppo la voce storica Giancarlo “Lallo” Sbriziolo ed è rilevato dal chitarrista Roberto “Roby” Facini. Nel medesimo anno del 1978 è in commercio il singolo Io, te, l’infinito; sul lato A del 45 giri compare il nome di Giorgio Faletti, un giovane cabarettista ed autore di Asti al tempo quasi sconosciuto, per la stesura del testo. L’anno successivo entra anche un altro chitarrista, Rosario Brancati. Nel 1980 esce Roberto Carlotto ed entra in pianta stabile il tastierista Joe Vescovi, che collaborava già dal 1974 col gruppo. Nel 1980 Giorgio Faletti scrisse ancora due brani per il complesso musicale; Vuoto a rendere e Mamamadama. Dopo qualche singolo di successo come Laser vivente del 1980 e Giornale di bordo (1982) nel 1982 il gruppo diventa un terzetto, con tre degli elementi originali (Pietruccio-Pepe-Lallo). Nel 1983 esce il singolo “L’amico mio/Compagnia”; un anno dopo è la volta di un rifacimento reggae di Senza luce pubblicato nel singolo “Senza luce… reggae/Alza la vela al vento.

Il 18 dicembre 2020 si spegne PEPE SALVADERI. STORICO COMPONENTE E FONDATORE DEL GRUPPO.